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Il suo nome viene dal greco e presenta due varianti etimologiche: secondo alcuni significa letteralmente “latte di uccello”, in riferimento al liquido lattiginoso che fuoriesce dagli steli recisi; secondo altri significa invece “cresta di gallo”, ad indicare la caratteristica forma dei suoi fiori quando sono chiusi. Comprende moltissime specie, alcune adatte a temperature rigide, altre preferibilmente utilizzate come piante da interno. Si tratta di una succulenta bulbosa coltivata un po’ in tutto il vecchio continente per le sue evidenti proprietà ornamentali, perfette per creare aiuole dalle vivaci tonalità grazie alle ricche infiorescenze a spiga: in primavera ed estate vi delizierà con fiori a forma di stella a sei punte spesso di colore bianco candido, talmente belli da essere non di rado utilizzati per composizioni e bouquet da sposa. Proprio la loro particolare forma ha valso alla pianta il nome comune di “stella di Betlemme”, in riferimento anche all’antica leggenda secondo cui questi fiori accolsero a mo’ di cuscino il capo di Gesù Bambino. Altra curiosità: probabilmente non molti di voi sanno che questa pianta, considerata dagli appassionati simbolo di riconciliazione, è ampiamente utilizzata in floriterapia perché considerato uno dei “Fiori di Bach”, dalle potenti capacità calmanti, sia a livello psicologico che di dolore fisico!