Le piante variegate sono amate e richieste dalla maggior parte dei collezionisti, la loro mutazione di colore rendono queste piante uniche e meritevoli del posto d’onore nei giardini e tra le piante in vaso. Ed è per questo che serre e vivai tengono sempre d’occhio le loro piante alla ricerca di variegature.
Per comprendere meglio i processi alla base di questa mutazione, è necessario iniziare descrivendo queste particolari piante: si dice variegata una qualunque pianta che presenti un alterazione di colore, sia essa nelle foglie, fusti o fiori (di solito gialla o bianca): le foglie variegate ad esempio derivano da una minore o maggiore produzione di clorofilla, zone più chiare sono da attribuire ad una carenza di essa. La mutazione può apparire sotto varie forme: punti, macchie, strisce etc… e una delle nostre succulente preferite è l’Euphorbia meloformis variegata! Non sempre la variegatura è causata dalla clorofilla, ma anche da pigmenti quali carotenoidi e antocianine che possono rendere le succulente ancora più incredibili con sfumature blu, viola, arancio o rosa. Questo è il caso di Anacampseros rufescens e Senecio articulatus (variegati, ovviamente).
Altre piante quali Echinopsis sub denudata variegata ed molti Ferocactus posseggono altri pigmenti e quindi la variegatura appare gialla, arancione o persino rossa.
Questo fenomeno è solitamente dovuto ad una mutazione genetica, perciò la variegatura viene trasmessa ai discendenti ed è così che coltivatori e riproduttori cercano di ottenere nuove e sofisticate varietà di succulente. Alcune piante però, definite “chimere”, posseggono 2 tipi diversi di cromosomi e quindi non possono trasmettere questa caratteristica alle discendenti, ma possono essere riprodotte per talea del fusto o delle foglie, e se la parte utilizzata presenta la mutazione, anche la pianta derivante sarà variegata. Gli scienziati ipotizzano che questo fenomeno sia un’adattamento difensivo, e può essere causato anche da un virus, che quando isolato, può essere utilizzato per ottenere artificialmente splendide piante variegate.
Nonostante questa caratteristica sia molto apprezzata tra i collezionisti, in natura queste piante verrebbero probabilmente eliminate in quano più deboli e più facilmente bruciate dal sole, ma con la dovuta attenzione possono crescere belle e sane. Di solito le piante variegate sono più sensibili alle temperature e alla luce diretta del sole rispetto ad una pianta completamente verde, questo perché la clorofilla oltre ad assorbire la luce del sole evitando bruciature, funziona anche come cuscino termico proteggendo i tessuti da temperature che risulterebbero dannose. Vanno quindi tenute in penombra durante le ore più calde e luminose del giorno, e lontano da luoghi dove la temperatura si alza o abbassa troppo.