Si tratta di una succulenta davvero peculiare, impossibile da associare ad una qualche famiglia se non grazie alla sua infiorescenza giallo-verdastra che, similmente alle altre Crassulacee, sboccia all’apice di lunghi steli. Da un fusto estremamente corto ed esile, spesso sotterraneo, si sviluppa nella stagione vegetativa generalmente una sola foglia (da cui il nome latino della specie “ singularis”), di forma quasi perfettamente sferica, piatta e con un diametro che raggiunge anche 8 cm. L’epidermide risulta di un bel verde scuro, rossastro nella superficie inferiore e reso opaco da una leggera peluria che ricopre l’intera foglia. La superficie superiore, piacevolmente ricca di venature, rende il fogliame di T. singularis fortemente tridimensionale anche se piatto, per un aspetto complessivo davvero stravagante ed originale: inimitabile!