Si tratta di un insolito genere di succulente, caratterizzato da un massiccio caudex che, in natura, può arrivare a pesare dieci chili! Questo fusto legnoso, ricoperto da una corteccia ruvida al tatto, è molto particolare, fortemente bitorzoluto, assimilabile per la forma ad un vulcano ricoperto di lava solidificata. Oltre all’aspetto ornamentale che conferisce alla pianta, il caudex svolge l’importante funzione di immagazzinare acqua, da poter sfruttare nei periodi in cui la succulenta se ne trova sprovvista: è un astuto stratagemma che la Cephalopentandra, come altri generi, adotta per sopravvivere negli ambienti aridi da cui proviene. Da questa radice cortecciosa si dipartono rami rampicanti, che diventano a loro volta legnosi e contribuiscono a donare un tocco vegetativo alla pianta, rendendola così perfetta per arredare, con la sua linearità e semplicità, gli ambienti più disparati! Ecco alcuni consigli per la sua coltivazione: Necessita di molta luce durante tutte le stagioni, evitando i raggi diretti del sole nelle ore più calde della giornata, poiché provocherebbero scottature sulle foglie. E' preferibile tenerla a temperature miti, mai inferiori a 15°C, per tale motivo si consiglia di posizionarla in luoghi riparati durante l’inverno. Annaffiare regolarmente ma con parsimonia durante il periodo vegetativo (quando nascono nuove foglie), solo quando il terreno è completamente asciutto. Durante il periodo di riposo vegetativo (quando le foglie ingialliscono e cadono) sospendere l'annaffiatura. E' ottimale un terreno ben drenante e poroso, meglio se arricchito oltre 50% con materiali inerti come pomice, lapillo, argilla. Non necessitano di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire concime con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.