Succulenta imponente e solenne, il cui nome fu scelto in onore del botanico tedesco Rudolf Marloth. Si tratta di un esemplare abituato a crescere lungo pendii rocciosi ad altitudini elevate (motivo per cui è comunemente conosciuta anche come “Aloe di alta montagna”) ed è caratterizzata da fusto centrale robusto che, in natura, può raggiungere oltre 4 metri di altezza; questa Aloe presenta una grande rosetta solitaria di foglie rigide e molto lunghe (possono arrivare a quasi due metri!), di forma lanceolata e fortemente appuntite all’apice dove terminano in robusti aculei. L’epidermide, di un bel verde-grigiastro tendente al glauco, risulta piacevolmente costellata da denti brunastri lungo i margini e lungo tutta la superficie inferiore, che si diradano invece sulla superficie superiore. Con la crescita la dentatura tenderà a diminuire, rimanendo particolarmente marcata solo lungo i bordi fogliari. In primavera il fascino della pianta è ulteriormente accentuato da lunghe spighe di vistosi fiori arancioni davvero peculiari, poiché dal centro della rosetta si diramano orizzontalmente verso l’esterno (da cui il nome comune di “Aloe fiore piatto”).