Il suo nome deriva dal greco e significa letteralmente “simile a un lombrico”, in riferimento alla volubilità degli steli che crescono in modo ondulato ed intricato. In questo genere sono comprese più di 500 specie, notevolmente diverse tra loro; le più comuni, che si trovano spesso nei giardini, sono le tipologie rampicanti ampiamente utilizzate per adornare muri, recinzioni o ringhiere, chiamate spesso “campanella”, per la forma dei vivaci fiori che presentano. Non molti sanno, invece, che allo stesso genere appartengono piante ben più rare e ricercate, costituite da radici legnose caudiciformi che, col tempo, possono raggiungere dimensioni notevoli, permettendo alla pianta di immagazzinare notevoli quantità di acqua necessaria al suo sostentamento, e adornando egregiamente, con poche forme lineari, i vostri ambienti interni. Nelle zone originarie queste succulente vengono sfruttate per molteplici scopi oltre a quello ornamentale: alcune foglie sono consumate come verdura, di altre specie ne mangiano la radice tuberosa, mentre altre ancora contengono invece sostanze dannose!