Il nome Sarcocaulon deriva dalle parole greche “sarkos”, che significa “appariscente” e caulon, cioè “gambo”. Comunemente conosciuta anche come “candela del Boscimano”, una tribù indigena del suo luogo d’origine, questa succulenta veniva utilizzata dalle popolazioni autoctone per accendere il fuoco, la corteccia di queste piante è infatti infiammabile. Il nome scientifico indica invece la loro tendenza ad avere fusti carnosi, che si erigono ramificandosi già da giovani, caratteristica molto amata ed apprezzata dai collezionisti perché gli fa assumere la graziosa forma di alberi in miniatura! L’aspetto di questi meravigliosi bonsai viene ulteriormente impreziosito da enormi fiori, dai colori svariati, che sovrastano l’intera pianta: un gioiello che non passerà inosservato nelle vostre abitazioni! I Sarcocaulon non sono molto difficili da coltivare. Amano la luce diretta del sole e vanno annaffiati abbondantemente circa una volta ogni 10 giorni durante la loro fase di sviluppo vegetativo. Non appena le foglie iniziano ad appassire e cadere, le annaffiature vanno diradate fino alla completa sospensione. L'eccesso di acqua è il motivo più frequente di fallimento nella coltivazione del Sarcocaulon. È preferibile mantenerlo a temperature miti mai al di sotto dei 10 °C; si consiglia di riporlo in luoghi riparati in inverno. Richiede un substrato composto da terriccio, ghiaia e sabbia in parti uguali, sarà una soluzione ottimale per le sue buone proprietà drenanti. Trattandosi di piante che non necessitano di concimazioni frequenti, sarà sufficiente diluire il concime con annaffiature una volta all'anno, solo se ritenuto necessario.