Il genere Portulacaria comprende pochissime specie di piante grasse a portamento arbustivo. Dal nome si evince come questa succulenta possieda molte caratteristiche che la accomunano al genere Portulaca. È particolarmente apprezzata per il suo fusto, legnoso con la crescita, dal caratteristico colore violaceo, su cui nascono piccole e graziose foglie carnose e molto lucide, di forme svariate a seconda della specie. Nelle loro terre d’origine, queste piante raggiungono anche i tre metri di altezza e sono comunemente utilizzate per alimentare gli elefanti; per noi, invece, è rinomata la sua diffusione in vaso come bonsai: un espediente valido per portare a casa vostra un po’ d’Africa! Ecco riportati di seguito alcuni semplici consigli per la sua corretta cura e coltivazione: Necessita di molta luce durante tutte le stagioni, evitando tuttavia i raggi diretti del sole soprattutto nelle ore più calde della giornata, poiché rischierebbero di provocare scottature sulle foglie. È preferibile tenerla a temperature miti e soprattutto che non scendano mai al di sotto dei 10°C, per tale motivo si consiglia di posizionarla in luoghi ben riparati durante l’inverno. Annaffiare regolarmente in primavera-estate, stando sempre attenti che il terreno sia sempre asciutto tra un'annaffiatura e un'altra. Durante il periodo invernale ridurre le annaffiature a cadenza bimestrale, evitando ristagni d'acqua. È ottimale un terreno ben drenante, meglio ancora se ulteriormente arricchito da materiali inerti come pomice o lapillo. Non necessitano di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire del concime specifico con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.