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Il suo nome fu scelto in onore della famiglia Ortega, che ha aiutato Tom Macdougall nella scoperta di questo genere. Si tratta di un cactus estremamente raro e ricercato, costituito da un’unica specie globosa e molto piccola, dalla crescita lenta ma comunque estremamente ricca di dettagli. Un aspetto davvero unico ed ornamentale è rappresentato dalle sue spine robuste e ben visibili per il loro colore nero o, talvolta, bianco che va sfumando graziosamente al nero sulle punte. Allo stesso modo i suoi tubercoli romboidali e disposti a spirale la rendono inconfondibile e conferiscono ad una pianta così minuta un aspetto estremamente simmetrico e di vera perfezione. Ecco riportati di seguito alcuni semplici consigli per la sua corretta cura e coltivazione: Ortegocactus ama gli spazi che gli permettono di beneficiare di una esposizione in pieno sole. Predilige temperature miti, intorno ai 20°C, o comunque che non scendano ma al di sotto dei 10°C, pertanto si consiglia vivamente di spostarla in un luogo riparato nei periodi invernali. Necessita di poca acqua, una volta ogni 10 giorni circa, assicurandosi che il terreno sia asciutto tra una annaffiatura e la successiva. In inverno si consiglia di sospendere completamente l'apporto idrico col fine di consentire alla pianta di entrare in dormienza. E' ottimale un substrato molto drenante, con una minima parte di torba, che possibilmente non sia troppo ricca di minerali. Queste sono piante che non necessitano di frequenti concimazioni, per tale motivo sarà sufficiente diluire del concime specifico per cactacee con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.