Il suo nome fu scelto in onore del botanico irlandese William Harris. Non esistono molte specie appartenenti a questo genere, e sono facilmente riconoscibili per i loro fusti piuttosto sottili, solcati da poche costolature e spine ben distanziate, che permettono di vedere sempre il corpo verde acceso. L’Harrisia tende a crescere rapidamente in altezza, per poi trasformare il suo andamento eretto, in natura, in una fitta stuoia aggrovigliata dal portamento tentacolare, molto caratteristico! Una peculiarità estremamente apprezzata da molti è senza dubbio il suo grande fiore notturno, che sboccia la sera nella tipica forma ad imbuto ed appassisce all’alba: ecco perché, come molti lo definiscono, è davvero un “cactus della luce lunare”! Ecco riportati di seguito alcuni semplici consigli per la sua corretta cura e coltivazione: Metti la tua Harrisia in un luogo soleggiato, va evitata però la luce diretta del sole durante le ore più calde della giornata. La temperatura minima tollerata è di -4ºC, purché il terreno sia mantenuto completamente asciutto, tuttavia è preferibile ripararla bene nel periodo invernale. Va annaffiata regolarmente in estate e con meno frequenza in autunno, quindi sospendere completamente le irrigazioni in inverno. Ricordarsi sempre di lasciare asciugare completamente il terreno prima di ogni annaffiatura. Il substrato ideale è un terreno sabbioso ricco, poroso e ben drenante: può andare bene anche un normale terriccio standard per cactus. Queste sono piante che non necessitano di frequenti concimazioni, per tale motivo sarà sufficiente diluire del concime specifico per cactacee con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.