Il suo nome deriva dal latino e letteralmente significa “cactus feroce”, in riferimento alle sue grosse spine, molto robuste e spesso uncinate; esse si sviluppano sul corpo globoso della cactacea, lungo costolature molto marcate colorate di un tipico verde acceso ma anche, talvolta, verde pallido tendente al grigiastro (per l’andamento dei solchi vengono comunemente chiamati anche “cactus barili”, paragonandoli alle doghe delle botti del vino). Si tratta di una pianta molto resistente, che ha modificato il suo aspetto per adattarsi perfettamente ai climi aridi delle zone di provenienza: presenta infatti molteplici costolature strette, che gli permettono di avere più zone del corpo ombreggiate; foglie trasformate in feroci spine, che li aiutano a trattenere acqua ed evitano che animali possano cibarsene; un’epidermide che, in assenza di fogliame, è in grado di compiere la fotosintesi clorofilliana! Solo dopo svariati anni potrete ammirare i bellissimi fiori dai molteplici colori, tuttavia sono estremamente ornamentali fin da piccoli proprio grazie alle spine inconfondibili, che spesso si presentano in caratteristiche sfumature rosse: per loro è un’armatura necessaria, per noi un arricchimento che rende queste cactacee davvero imperdibili!