Questo nome deriva dal greco e letteralmente significa “corona” e “gobba”, in riferimento alle sue due caratteristiche fondamentali: la gobba, ovvero il massiccio caudex perenne che sta alla sua base, particolarmente evidente in questo genere; la corona è invece la disposizione delle foglie caduche, che crescono all’apice del tubero, spesse, ovoidali e lanceolate. Sono piante che in natura si sviluppano notevolmente, diventando simili a veri alberi e raggiungendo diametro anche di un metro, mentre in vaso mantengono dimensioni più contenute, ma comunque imponenti e maestose. Ogni anno dal caudex, suo serbatoio di riserva idrica, si distacca l’epidermide a causa della crescita del fusto, che rimane così verdastro e quindi in grado di svolgere l’importante funzione della fotosintesi clorofilliana anche quando, nei periodi freddi, le foglie cadono e rimane solo il massiccio tubero caudiciforme. Ecco alcuni consigli per la sua coltivazione: Necessita di molta luce durante tutte le stagioni, evitando i raggi diretti del sole nelle ore più calde della giornata. E' preferibile tenerla a temperature miti e soprattutto mai inferiori a 10°C, per tale motivo si consiglia di posizionarla in luoghi riparati durante l’inverno. Annaffiare moderatamente, solo quando il terreno è completamente asciutto. Basta una volta a settimana in primavera e estate, e a cadenza bimestrale in autunno; sospendere del tutto in inverno. E' ottimale un terreno fortemente drenante, per esempio formato da un mix tra torba e pomice per evitare il ristagno d’acqua Non necessitano di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire concime con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.