Cintia

Il suo nome deriva da Cinti, cittadina boliviana da cui proviene. Si tratta di un genere di recente scoperta, che attualmente comprende una sola specie, la Cintia knizei, originaria delle alte zone montane. Proprio la loro provenienza ha costretto le piante ad adattarsi a vivere in ambienti molto estremi, portandole a resistere egregiamente, tra freddo intenso e caldo torrido, in terreni molto aridi. E’ un cactus che non supera qualche centimetro di diametro, ma riesce comunque ad essere un vero capolavoro in miniatura, con le sue sfumature del fusto che dal verde oliva, spesso, cangiano verso l’aranciato o il violaceo. Dal carattere piuttosto bitorzoluto e non perfettamente simmetrico, i suoi strani colori creano un contrasto eccezionale con i grandi fiori che si generano all’apice, di un bel giallo brillante e che quasi ricoprono l’intera pianta! Ecco alcuni consigli per la sua coltivazione: Necessita di molta luce durante tutte le stagioni, evitando tuttavia i raggi diretti del sole soprattutto nelle ore più calde della giornata. Predilige temperature piuttosto miti, sopravvive bene anche a temperature vicine allo zero, a condizione di terreno asciutto. Annaffiare moderatamente, solo quando il terreno è completamente asciutto. E' sufficiente una volta a settimana in primavera e estate, una riduzione a cadenza bimestrale in autunno, e sospendere del tutto in inverno. E' ottimale un terreno drenante, per esempio formato da un mix tra torba e pomice in modo che non ristagni l'acqua. Non necessitano di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire concime con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.