La forma variegata di questa succulenta presenta le tipiche zone più chiare nei punti esatti in cui è assente la clorofilla; tali zone non saranno mai identiche da una pianta all’altra, rendendo così ogni esemplare assolutamente unico e, per questo, molto ricercato dai collezionisti. Si tratta di un ibrido molto comune ed amato, considerato uno dei più antichi, creato artificialmente a metà Ottocento dall’unione tra Echeveria glauca ed Echeveria gibbiflora var. metallica. Risulta così tanto apprezzata per la sua estrema adattabilità a tutti gli ambienti, unita ad un aspetto perfettamente geometrico costituito da rosette dall’aspetto di un meraviglioso fiore appiattito nella parte superiore. Presenta un insolito colore bluastro, opacizzato dalla pruina biancastra che la ricopre ed arricchito da margini rosati (per questo suo colore molto particolare assume proprio la denominazione di 'Blue Rose'). Forse non molti sanno che questa succulenta veniva in passato comunemente e scherzosamente chiamata “Echeveria imbricata galline e pulcini”, per identificare una delle sue caratteristiche principali: è una pianta che si moltiplica molto rapidamente, formando attorno alla succulenta madre numerosi ciuffi di rosette più piccoli, che contribuiscono a conferire fascino e ad arricchire la sua bellezza senza tempo!