Il nome latino di questa specie fa riferimento al sapore aspro dei suoi frutti, utilizzati a scopo alimentare nelle zone native. Si tratta di un cactus estremamente spinoso ed imponente, costituito da un fusto colonnare centrale, all’apice del quale, con la crescita, si sviluppa un’abbondante ramificazione simile alla chioma di un albero che, in natura, può arrivare a raggiungere anche 6 metri di altezza! Il corpo del cactus, di un bel verde smeraldo, è munito di profonde costolature longitudinali lungo le quali, da grandi areole lanose, fuoriescono spine radiali sottili e vitree; le spine centrali, invece, sono ben più lunghe, fino anche a 20 cm nei grandi esemplari, e tendono a virare dal bruno-rossastro delle piantine giovani al grigiastro di quelle mature. L’aspetto selvaggio di E. acida si addolcisce quando, in prossimità dell’apice, sbocciano grandi fiori bianchi con venature rossastre lungo i petali.