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Il termine Chimera deriva dal greco e significa letteralmente “capra”: fa riferimento all’antica Chimera greca, il famoso mostro mitologico avente, secondo i racconti, una testa di capra attaccata ad un corpo di leone. Più in generale, si parla in mitologia di chimera facendo riferimento ad un essere costituito da parti del corpo di animali diversi. Allo stesso modo, in botanica si considera una Chimera quella pianta costituita da due diverse specie innestate assieme, che mostra caratteristiche dell’una e dell’altra. Le più rinomate si ottengono incrociando specie di Gymnocalycium e di Myrtillocactus, che assieme danno luogo a cactus veramente unici, dai colori quasi fluorescenti che spaziano dal rosso, al giallo fino al magenta! Spesso presentano portamento mostruoso accentuato da variegature estremamente intense: sono vere e proprie opere d’arte, create unicamente dall’uomo mediante tecniche di innesto complesse e sempre più affinate nel tempo, tuttora in via di scoperta! Ecco alcuni consigli per la sua coltivazione: Necessita di molta luce durante tutte le stagioni, evitando i raggi diretti del sole nelle ore più calde della giornata. E' preferibile tenerla a temperature miti mai inferiori a 10°C, quindi si consiglia di posizionarla in luoghi riparati durante l’inverno. Annaffiare moderatamente, solo quando il terreno è completamente asciutto. E' sufficiente una volta a settimana in primavera ed estate, una riduzione a cadenza bimestrale in autunno, e sospendere del tutto in inverno. E' ottimale un terreno ben drenante e poroso, meglio ancora se arricchito oltre 50% con materiali inerti come pomice, lapillo, argilla. Non necessitano di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire concime con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.