Vaso: 10 cm.
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Il nome di questa succulenta ha un duplice riferimento: da un lato deriva dal greco e significa “dilaniare, far male”, per indicare la sua indole velenosa, dall’altro si riferisce a Scilla, il mitico mostro che viveva nello stretto di Messina, per evidenziare le terre d’origine di questa pianta che cresce nelle zone costiere, talvolta anche direttamente sulla sabbia. Da questo piccolo bulbo sbocciano, tra verdi foglie disposte a coppie, lunghi steli dai freschi fiori bianchi o tipicamente azzurri, che coloreranno ed impreziosiranno vivacemente le vostre aiuole o i vostri interni. Ma la sua non è solo una ricercatezza puramente estetica: fin dall’antichità considerata una pianta “magica”, che veniva utilizzata per scacciare malefici e per curare da tosse e problemi renali. Al giorno d’oggi il suo bulbo viene invece usato per ottenere potenti topicidi o insetticidi di altro genere. La grande varietà di specie presenti nel genere Scylla implica anche esigenze diverse. Ci sono specie molto robuste, che resistono senza problemi alle condizioni più difficili, e specie più delicate, con fioriture più abbondanti e meravigliosamente decorative, ma meno resistenti. In genere richiedono una bella esposizione in pieno sole e, poiché vivono bene nel clima mediterraneo del quale sono endemiche, amano le temperature miti, che non devono mai scendere al di sotto dei 5°C. Devono essere poste al riparo in inverno. È importante mantenere umido il terreno per non far seccare il bulbo, evitando però il ristagno d'acqua, che potrebbe causare marciume.