Il nome del genere Kleinia fu scelto in onore di Jacob Theodor Klein, rinomato botanico tedesco. Attribuita alla famiglia delle Asteraceae per via dei suoi vistosi fiori margheriformi, simili appunto ad una stella (dal greco “aster” significa proprio stella), presenta in realtà caratteristiche molto varie tra le specie: alcune di esse risultano costituite da steli a consistenza erbacea, altre prediligono un portamento eretto, arbustivo e legnoso, in grado di raggiungere in natura altezze notevoli. Persino le foglie risultano davvero originali ed estremamente differenti tra loro: talvolta esili e lunghe, altre volte lanceolate, appuntite e più larghe, fino a specie estremamente peculiari come la Kleinia rowleyana, caratterizzata da piccole foglie completamente sferiche che si susseguono lungo steli piacevolmente ricadenti. Oltre alle graziose infiorescenze, un’altra caratteristica che accomuna i rari esemplari di Kleinia è il suo frutto, conosciuto come achenio: molto diverso da altri frutti di succulente, risulta estremamente peculiare per il suo rivestimento esterno duro, quasi legnoso. Come la maggior parte delle piante grasse, anche Kleinia non necessita di cure troppo particolari, pertanto si presta bene ad essere coltivata anche da appassionati alle prime armi. Provenendo dalle calde terre africane, ha ereditato dalla sua origine l’estrema resistenza alle alte temperature e alla siccità (durante tutto il periodo di riposo vegetativo può rimanere anche completamente asciutta!), prediligendo posizioni arieggiate e con sole parziale. Un’unica accortezza: posiziona Kleinia al riparo quando le temperature cominciano a scendere sotto i 10° C e saprà ricompensarti con un fascino e un’eleganza sempre nuovi, che non passeranno certo inosservati!