Vaso: 14 cm.
Il suo nome deriva dal greco e letteralmente significa “aspro, amaro”, in riferimento al sapore del suo bulbo, in quanto in passato era ampiamente coltivato per le sue virtù medicinali. Studi ancora in corso stanno cercando di dimostrare come invece questa succulenta possa essere utilizzata, attualmente, per gli effetti insetticidi di alcune sostanze tossiche contenute nelle sue radici. E’ una tipica succulenta molto apprezzata proprio per il bulbo esposto fuori dal terreno, ma soprattutto per le infiorescenze: in primavera, infatti, sbocciano grappoli conici costituiti da fitti fiori candidi che superano anche 40 centimetri di altezza. Con la Drimia avrete l’occasione di ammirare un vero e proprio spettacolo della natura, prestando davvero pochissime attenzioni nella coltivazione! Ecco dunque alcuni semplici consigli per la sua corretta cura e coltivazione: L a Drimia richiede un’esposizione a pieno sole o anche ad ombra parziale, a patto che riceva comunque molta luce durante tutte le stagioni. E' preferibile tenerla a temperature miti e soprattutto mai inferiori a 5°C, per tale motivo si consiglia di posizionarla in luoghi ben riparati durante il periodo invernale. Si consiglia di mantenere sempre il terreno abbastanza umido, mai asciutto, al fine di evitare che si secchi il bulbo. Fate attenzione ai ristagni di acqua, i quali potrebbero provocarne il marciume. Consigliamo come ottimale un terreno fortemente drenante, per esempio formato da un miscuglio tra torba e pomice in modo che non ristagni l'acqua. Non necessitano di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire del concime specifico con l'acqua delle annaffiature una volta all'anno.